SCUOLA DELLA CARTAPESTA. I PIOT PER NON DISPERDERE UNA RISORSA
“E’ un’opportunità che non dobbiamo disperdere e che Piot ci consentono di riprendere e portare a conclusione”. Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna interviene sui recenti strumenti messi a disposizione per il recupero e la valorizzazione delle eccellenze territoriali. “Non possiamo sottovalutare questo mezzo per riaprire il discorso legato alla scuola della cartapesta che verte principalmente sul recupero e la ristrutturazione dei vecchi capannoni nel rione Piccianello. Ci spiace –prosegue Montemurro – constatare che la prematura interruzione dell’amministrazione Buccico rischia di compromettere il percorso avviato. Mi piace ricordare, infatti, che sul finire dell’amministrazione Porcari, l’intero consiglio comunale si era espresso favorevolmente perché una quota delle risorse provenienti dai fondi Fas venisse destinata al recupero dei capannoni fatiscenti. Da quel passaggio, però, nulla è più avvenuto nonostante i ripetuti appelli della Cna per comprendere se e come quei fondi sono stati utilizzati per altri scopi. Oggi i Piot aprono una nuova possibilità individuando nella partnership fra pubblico e privato uno strumento importante in cui al pubblico viene affidata l’incombenza di realizzare le infrastrutture. E’ opportuno che l’amministrazione comunale, attraverso il commissario prefettizio dr. Calvosa e la Camera di Commercio, con il suo dinamico presidente Angelo Tortorelli, si facciano carico di promuovere, con l’inserimento dei Piot di Matera, il completamento di quell’area e al tempo stesso l’avvio del progetto sulla scuola e sul museo della cartapesta”.“Si tratta di una operazione di fondamentale importanza – aggiunge Emanuele Mancini, presidente regionale di Cna artistico – che salvaguarderebbe un’antica tradizione come quella della cartapesta, avviando anche una reale fase di commercializzazione dei manufatti attraverso il merchandising legato al Carro trionfale. In questo modo si realizzerebbe un significativo tassello nell’offerta turistico-culturale della città affinchè i visitatori non godano soltanto dei Sassi ma possano toccare con mano la straordinaria tradizione che culmina ogni anno nella festa del 2 luglio”.
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