L’insediamento del Distripark a Taranto sara’ finalmente realta’
È ormai in dirittura di arrivo da parte della Direzione Qualità della Vita del Ministero dell’Ambiente l’iter autorizzativo che rimuoverà il vincolo esistente
È ormai in dirittura di arrivo da parte della Direzione Qualità della Vita del Ministero dell’Ambiente l’iter autorizzativo che rimuoverà il vincolo esistente sull’area destinata all’insediamento del Distripark.
L’esistenza di questo vincolo, che comporta assoluta inedificabilità, ha costituito un reale impedimento ad una concreta offerta di insediamento agli operatori della logistica interessati ad insediarsi nelle aree retroportuali dello scalo ionico.
L’area, di proprietà della Distripark Taranto s.c.ar.l., società partecipata da Provincia e Comune di Taranto, Autorità Portuale e Camera di commercio di Taranto, ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Taranto”. La zona in questione, pur ricadente nella mappatura ministeriale e quindi potenzialmente inquinata, in virtù della sua posizione e del suo uso “storico” di carattere agricolo non risulta contaminata da sostanze inquinanti.
Le operazioni di caratterizzazione ambientale, appaltate e dirette dalla società, consistenti nell’esecuzione di carotaggi, nella posa di piezometri e nei successivi prelievi di campioni di terreno ed acqua da sottoporre ad analisi, si sono concluse con esito positivo già da alcuni mesi e le risultanze, validate dall’Arpa di Taranto, sono state inviate al Ministero dell’Ambiente nello scorso mese di maggio. A questo punto la procedura autorizzativa si è però inceppata per motivi essenzialmente legati a problemi di organico. Di qui l’interessamento della Provincia di Taranto, esplicitatosi anche con una lettera di sollecito indirizzata al Ministero competente, a firma del presidente Florido, del sindaco di Taranto Stefàno e dei commissari di Autorità Portuale e Camera di Commercio, Giuffrè e Falcone.
Oggi, finalmente, la notizia dell’avvio dell’iter autorizzativo. Si aprono cosi’, per la comunita’ jonica, nuove opportunita’ di impiego e delle giuste alternative alla attuale carente offerta lavorativa.
È ormai in dirittura di arrivo da parte della Direzione Qualità della Vita del Ministero dell’Ambiente l’iter autorizzativo che rimuoverà il vincolo esistente
È ormai in dirittura di arrivo da parte della Direzione Qualità della Vita del Ministero dell’Ambiente l’iter autorizzativo che rimuoverà il vincolo esistente sull’area destinata all’insediamento del Distripark.
L’esistenza di questo vincolo, che comporta assoluta inedificabilità, ha costituito un reale impedimento ad una concreta offerta di insediamento agli operatori della logistica interessati ad insediarsi nelle aree retroportuali dello scalo ionico.
L’area, di proprietà della Distripark Taranto s.c.ar.l., società partecipata da Provincia e Comune di Taranto, Autorità Portuale e Camera di commercio di Taranto, ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale “Taranto”. La zona in questione, pur ricadente nella mappatura ministeriale e quindi potenzialmente inquinata, in virtù della sua posizione e del suo uso “storico” di carattere agricolo non risulta contaminata da sostanze inquinanti.
Le operazioni di caratterizzazione ambientale, appaltate e dirette dalla società, consistenti nell’esecuzione di carotaggi, nella posa di piezometri e nei successivi prelievi di campioni di terreno ed acqua da sottoporre ad analisi, si sono concluse con esito positivo già da alcuni mesi e le risultanze, validate dall’Arpa di Taranto, sono state inviate al Ministero dell’Ambiente nello scorso mese di maggio. A questo punto la procedura autorizzativa si è però inceppata per motivi essenzialmente legati a problemi di organico. Di qui l’interessamento della Provincia di Taranto, esplicitatosi anche con una lettera di sollecito indirizzata al Ministero competente, a firma del presidente Florido, del sindaco di Taranto Stefàno e dei commissari di Autorità Portuale e Camera di Commercio, Giuffrè e Falcone.
Oggi, finalmente, la notizia dell’avvio dell’iter autorizzativo. Si aprono cosi’, per la comunita’ jonica, nuove opportunita’ di impiego e delle giuste alternative alla attuale carente offerta lavorativa.
Francesco Borgia
Nessun commento:
Posta un commento