giovedì 19 novembre 2009

Verso uno “Statuto dei lavori”
Mimmo Corrado: "solo garantendo condizioni di tutela ed inclusione sociale, l'Italia sarà in grado di conservare accettabili tassi di flessibilità nel mercato del lavoro"

Per salvare e favorire l'occupazione nel processo di uscita dalla crisi economica «si rendono fondamentali e urgenti quelle riforme strutturali del mercato del lavoro capaci di assicurare uguali diritti ed adeguate tutele a tutta la platea dei lavoratori, compresi quelli atipici». E' quanto sostiene Mimmo Corrado il presidente provinciale di Matera delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, commentando l'appello della Banca centrale europea (Bce), che sollecita i Governi a dare «importanza cruciale» a politiche di sostegno all'occupazione. Dall'inizio di ottobre le Acli stanno raccogliendo firme, a Matera la raccolta delle firme è stata fatta sabato 7 novembre 2009, in giro per l'Italia a sostegno di una petizione popolare per la riforma del mercato del lavoro, intitolata 'Verso uno “Statuto dei lavori”. Per Mimmo Corrado presidente provinciale delle Acli, «solo garantendo condizioni di tutela ed inclusione sociale, l'Italia sarà in grado di conservare accettabili tassi di flessibilità nel mercato del lavoro, aiutando la ripresa ma nel contempo contrastando una disoccupazione strutturale, con tassi socialmente insostenibili, soprattutto nel Sud Italia». «La ripresa dalla crisi sarà lenta» avverte Corrado. «Dovremo convivere con tassi di crescita contenuti e con livelli di disoccupazione elevati. Vanno quindi mantenute e consolidate tutte quelle misure a sostegno dell'occupazione e a tutela dei redditi per chi ha perso il lavoro e quelle misure a sostegno delle imprese per investimenti e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Non è il momento di porre fine a questi interventi di spinta e di sostegno, il cui mantenimento è indispensabile a garantire più solide basi alla crescita e la necessaria tutela del tenore di vita e dei consumi delle famiglie».
E' possibile consultare e firmare la petizione “Verso lo Statuto dei lavori”anche on line sul sito http://www.acli.it/.
Francesco Borgia

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