giovedì 17 settembre 2009

Le comunità lucane aderenti al Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) non si rassegnano al silenzio e tornano a fare un'analisi delle attività da mettere in campo per arginare il problema. Una riflessione che non risparmia neanche la messa in evidenza dei propri limiti e le responsabilità delle isituzioni regionali (e non solo).

Ancora ricordiamo i loro volti e le ferite delle loro storie. A qualcuno di loro siamo stati accanto, con altri invece non ci siamo riusciti. La loro scomparsa ci ha lasciati attoniti e senza parole, ma soprattutto ci ha fatto riflettere ancora una volta sulle responsabilità e sui limiti delle nostre Associazioni e delle nostre Comunità. Ce ne saranno ancora altre di overdose e ancora tante le giovani vite bruciate nell’inferno lucano della droga: per ognuna di esse, però, non smetteremo mai di chiederci – come da sempre accade – cosa abbiamo fatto, o cosa potevamo fare e non abbiamo fatto. Sentiamo forte la responsabilità di risposte che non sempre riusciamo a dare e di strade che non sempre riusciamo a percorrere. Vorremmo fare di più. Dobbiamo fare di più. Non saremmo però onesti e trasparenti se non dicessimo con altrettanta chiarezza che i nostri limiti e i nostri sbagli nella guerra alla droga e nell’accoglienza alle sue vittime, vanno di pari passo con i limiti e gli sbagli di tanti altri soggetti del nostro territorio, compreso le Istituzioni regionali – ma non solo – dalle quali ancora attendiamo risposte dettagliate e circostanziate a cinque precise domande. Abbiamo troppo rispetto per quelle giovani vite stroncate dalla droga e per le tante altre da essa avvelenate, per commentare chi nei giorni passati ci ha accusato di volerle strumentalizzare. Il nostro è semplicemente il grido di dolore di chi non si rassegna a giovani esistenze bruciate dinanzi all’indifferenza e all’assenza dell’intero Sistema. È nel nome di quei volti e di quei nomi che continueremo a chiedere conto – anche ad alta voce – delle responsabilità di ciascuno, a partire dai nostri stessi mondi associativi, senza voler assolutamente entrare in una logica di contrapposizione con nessuno ma tracciando percorsi costruttivi che ci vedano tutti insieme protagonisti positivi e propositivi alla conferenza “Dalla strada per la strada” che stiamo organizzando per il prossimo 6 novembre. Le associazioni lucane del CNCA (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza)

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