“E’ necessario far luce al più presto su una vicenda che mette in allarme le comunità interessate e che preoccupa per la dimensione che il fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi potrebbe aver raggiunto arrivando a coinvolgere oltre alla Calabria e alla Basilicata tutto il bacino del Mediterraneo”. E’ quanto scritto dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, componente della commissione antimafia, in una lettera inviata al presidente della medesima commissione, il sen. Giuseppe Pisanu all’indomani del ritrovamento di un relitto di nave nei fondali del Tirreno calabrese a quattordici miglia dalla costa di Cetraro e alla luce delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha fatto riferimento anche ad una nave contenente rifiuti nocivi fatta affondare nel 1992 a largo di Maratea e a cento bidoni contenenti scorie radioattive seppelliti in territorio di Pisticci. “Il ritrovamento della nave è, difatti, un fatto grave che deve portare ad affrontare con nuovo vigore le inchieste relative ad affondamenti di navi cariche di materiali nocivi e conferma l’esigenza di un duro contrasto alle ecomafie. Di fronte alle confessioni del pentito è doveroso, pertanto, aprire un dossier per verificare l’esistenza del traffico di rifiuti nocivi lungo le coste e nei territori della Calabria e della Basilicata, avviando una campagna di monitoraggio dei siti ove si presume sia avvenuto lo smaltimento illegale dei rifiuti, e intensificare l’azione di vigilanza e di controllo nei territori interessati affinchè la lotta al crimine possa conseguire al più presto risultati positivi contro la malavita organizzata”.
domenica 20 settembre 2009
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