La Provincia di Matera alla manifestazione vittime amianto
L’assessore Auletta: “La battaglia per rendere giustizia agli esposti prosegue”
“La manifestazione e, successivamente, l’incontro al Senato della Repubblica, per sollecitare l’emanazione, da parte del Ministero del Lavoro, del decreto attuativo del Fondo per le vittime dell'amianto ha visto la presenza della Provincia di Matera accanto alle sigle sindacali e all’associazione AIEA Valbasento.” A renderlo noto l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Salvatore Auletta. “La nostra presenza – ha dichiarato Auletta – ha voluto testimoniare quanto è accaduto, e ancora accade, nel nostro territorio. Oltre alle patologie tumorali contratte da oltre 150 persone tra i 3000 dipendenti diretti ex Enichem di Pisticci, non bisogna sottovalutare quanti altri si ammaleranno ancora, non dimenticando, tra gli altri, anche i non-lavoratori che comunque sono stati esposti e pertanto si sono ammalati. L’amianto in Italia è fuorilegge dal 1992, e a oggi ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto da smaltire, 5000 ogni anno sono le persone che muoiono per tumori derivanti da questa sostanza, mentre migliaia sono i malati. Tenendo conto che il tempo di latenza del mesotelioma (il tipico tumore derivante dall’amianto) è di circa 20-30 sino a 40 anni, si ipotizza che il picco dei morti si raggiungerà nel 2020-2030, con un altissimo numero di morti e malati. Una situazione che non può, e non deve, lasciare indifferenti le istituzioni.” “Questo Fondo – ha sottolineato il presidente dell’AIEA Valbasento, Mario Murgia – è l’unica possibilità di “giustizia” che hanno i malati e quanti sono già deceduti. Importanti risultati, come lucani, li otterremo grazie alla Giunta regionale di Basilicata presso cui è in itinere la delibera che prevede: l’estensione del protocollo Sanitario a tutti i lavoratori che hanno prestato servizio in siti industriali dove era presente l’amianto; l’avvio dei lavoratori dello stabilimento di Pisticci ad accertamento sanitario per eventuali esposizioni a sostanze presenti nell’elenco che generano potenziali tumori di origine lavorativa e il rilascio di attestati di esposizione certa alle vittime dell’amianto e ai familiari dei lavoratori che hanno avuto la premorienza causata da agenti teratogeni. Ma, lo ribadisco, senza il decreto attuativo, quanto verrà fatto dalla Regione non basterà.” “Quella di Roma, - ha concluso il presidente Stella – è stata una protesta pacifica e civile che ha chiesto giustizia per le tante vittime dell’amianto. L’Amministrazione provinciale, come è accaduto per la manifestazione appena trascorsa, sarà sempre accanto alle famiglie di questi cittadini. Insieme continueremo a rivendicare ciò che è giusto: la bonifica dei siti inquinati, la sorveglianza sanitaria per chi è stato esposto e il Fondo vittime amianto.”
Nessun commento:
Posta un commento