domenica 8 novembre 2009


Convegno a Matera il 13 e 14 novembre sui 53 anni di Cardiologia

53 candeline per celebrare con un convegno l’attività di Cardiologia e altre 40 per l’anniversario dell’Unità di terapia intensiva cardiaca (U.T.I.C) a Matera . Fu,infatti, la prima UTIC a sud di Roma e fino a pochi anni fa unico presidio di riferimento per l’emergenza cardiovascolare non solo per Matera e provincia, ma anche per i comuni pugliesi limitrofi con un’utenza di circa 300 mila abitanti Il primo appuntamento è fissato per il 13 novembre, alle 17.00 presso l’Auditorium “ San Giuseppe Moscati’’ dell’ospedale, con una celebrazione sui due eventi che vedranno la partecipazione - come da programma allegato- di amministratori dell’Azienda sanitaria di Matera, degli enti loclai, di autorità religiose, delle associazioni di volontariato, del dottor Giuseppe Guerricchio, testimone e protagonista dei “53 anni di cardiologia e dei 40 anni di Utic’’. Fu proprio Guerricchio ad attivare e a dirigere le attività di cardiologia nella Città dei Sassi, seguito negli anni da Luciano Tantalo, Vito Contuzzi e Luciano Veglia che tratterranno i diversi aspetti della Cardiologia (Divisione, ponte con il territorio e attività di prevenzione). Concluderà i lavori l’assessore regionale alla Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale,Antonio Potenza. Il 14 novembre, con inizio alle 9.00, nella stessa sede, si terrà in 4 sessioni il convegno scientifico sul tema “ Cardiologia e territorio. Il Day Hospital snodo vitale nella continuità assistenziale’’. Interverranno medici provenienti da Aziende sanitarie della Basilicata e di fuori regione. “ Il doppio anniversario della Cardiologia materana -ha detto il dott Tommaso Scandiffio, direttore dell’Unità complessa di Cardiologia presso l’ospedale Madonna delle Grazie- intende rafforzare, attraverso testimonianze, contributi scientifici, di quanti a vari livelli contribuiscono a lavorare sul territorio e nei presidi ospedalieri sulla prevenzione e cura della popolazione. I temi scientifici trattati ruoteranno attorno all’organizzazione del Day Hospital diretto dal dottor Angelo Rizzi. Per l’elevato costo dei ricoveri ospedalieri, per l’invecchiamento della popolazione e per la crescente importanza del territorio il DH è una risposta importante per evitare i ricoveri in molte patologie e procedure cardiovascolari: cardioversione elettrica, sostituzione di pacemaker, studio elettrofisiologico, terapie infusionali delle forme severe di arteriopatie obliteranti degli arti inferiori. E’ inoltre uno snodo importante fra ospedale e territorio per casi complessi pera patologie non tanto impegnative da richiedere il ricovero, né tanto semplici da seguire ambulatorialmente.I temi in agenda sono: fibrillazione atriale, gestione medica, interventistica e follow up dell’infarto miocardio, rischio emorragico della terapia antiaggregante, gestione dei pazienti portatori di pacemaker’’. L’Unità operativa di cardiologia fornisce un numero elevatissimo di prestazioni per ricoverati e ambulatoriali: oltre 40 mila elettrocardiogrammi, oltre 20 mila consulenze oltre agli Holter, ai test da sforzo, ai controlli pacemaker, ecodoppler vascolari e 4000 ecocardiogrammi, esegue ecostress, eco transesofageo, eco tridimensionale con software estremamente sofisticati. Ha strumentazione tecnologica avanzata in tutte le branche della cardiologia. Da tempo impianta pacemaker semplici e sofisticati: biventricolari e defibrillatori ICD. Ha eseguito finora un numero elevato di coronarografia e di angioplastiche.E’ in atto un aggiornamento tecnologico sofisticato che metterà la cardiologia ospedaliera e territoriale in rete.

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