Il consigliere regionale dell’Udc, Agatino Mancusi, in data 15 luglio 2009 ha presentato un’interrogazione urgente, finalizzata a fare chiarezza sul modello di organizzazione transitoria della attività ospedaliera della Azienda USL n. 3 del Lagonegrese. Trascorsi alcuni mesi senza ricevere risposta, con un intervento in consiglio Regionale in data del 13 ottobre, ha sottoposto all’assemblea consiliare tale problema, chiedendo con urgenza la discussione dell’interrogazione, il consiglio all’unanimità ha approvato la richiesta del consigliere Mancusi. Nel successivo intervento il consigliere ha richiamato il verbale della conferenza dei sindaci dell’azienda Sanitaria USL n. 3 del 31/05/2000, approvato con D.G.R. n. 643/2001, che puntualizzava, l’assistenza sanitaria da dare all’area nell’attesa della costruzione dell’Ospedale unico del Lagonegrese ed in particolare “garantire i livelli uniformi di assistenza, mettendo le strutture ospedaliere esistenti, in condizioni di poter svolgere la propria funzione, nella massima dignità e nella migliore utilità per l’utenza, attraverso idonei parametri di finanziamento”. Tutto ciò non si è verificato – ha spiegato Mancusi - in particolare l’Ospedale di Chiaromonte, doveva svolgere funzioni di ospedale per acuti (urgenze) fino alla costruzione dell’ospedale unico del Lagonegrese. Da alcuni anni, invece, si è assistito ad un impoverimento di uomini e di mezzi nei reparti di Chirurgia, Ostetricia-Ginecologia, Radiologia e Pronto Soccorso, che ha reso e rende difficile poter affrontare situazioni di urgenza, infatti, il numero dei medici è sottodimensionato nei reparti di Chirurgia, Ginecologia-Ostetricia e Radiologia, per cui è impossibile poter garantire la doppia reperibilità nei reparti chirurgici e di conseguenza è impossibile la funzionalità dell’Ospedale 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana. L’interrogazione – conclude Maucusi – è finalizzata a conoscere se il governo Regionale intende rispettare quanto stabilito con la D.G.R. n. 643/2001, per riportare l’Ospedale di Chiaromonte al giusto ruolo che gli compete, ridiventando punto di riferimento di un’ area già di per sè depressa, lontana da centri difficilmente raggiungibili, per poter garantire un’adeguata e dignitosa assistenza sanitaria alle popolazioni della zona. L’assessore alla sanità Antonio Potenza condividendo le sollecitazioni ha giustificato la mancanza di medici solo per il fatto che alcuni concorsi non sono andati a buon fine e che comunque si procederà a farli quanto prima, inoltre ha precisato che la strada imboccata dal governo regionale è quella del riordino delle USL e verso la costruzione dell’ospedale unico del Lagonegrese. Il consigliere Mancusi nel commentare la risposta dell’assessore ha ribadito che l’ospedale di Chiaromonte non deve assolutamente rimanere al palo fino alla costruzione dell’ospedale unico, ma bisogna attivarsi per rispettare ed attuare quanto approvato con D.G.R. n. 643/2001, onde evitare che l’ospedale di Chiaromonte diventi l’ennesima cattedrale nel deserto, con conseguenti disagi per l’intera area.
giovedì 15 ottobre 2009
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