lunedì 26 ottobre 2009

MATERA Riceviamo e pubblichiamo.

Nel territorio le città sono il motore della crescita economica in quanto luoghi privilegiati e prevalenti della produzione di conoscenza e di innovazione, le infrastrutture sono il veicolo sul quale queste si muovono, per questo da subito, non appena insediati, abbiamo svolto un ruolo fondamentale per risolvere l’atavica vicenda dell’assenza delle infrastrutture. Uno dei primi provvedimenti all’attenzione dell’Amministrazione Buccico è stato il completamento della Bradanica, sollecitamente portato a termine, tuttavia ben poca cosa per una città dalle potenzialità enormi e dalle carenze smisurate. Per tal motivo lo scorso 24 luglio, Il sindaco di Matera, ha incontrato a Roma il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per affrettare la realizzazione di infrastrutture nel territorio materano sollecitando quale primo atto, l’esecuzione del collegamento autostradale Matera/ Gioia del Colle. La centralità delle infrastrutture come fattore di competizione dei sistemi territoriali è da tempo un punto di partenza per ogni politica di sviluppo, le aziende crescono vicino alle infrastrutture e le opere pubbliche acquistano valore se inserite in un circuito fatto anche di iniziative private, questo sino ad oggi è stato il nostro obiettivo per la crescita della città, portando a termine anche gli accordi sulla zona franca, definendo tale risultato come traduzione di un rapporto dialettico fra pubblico e privato. E’ pur vero che manca una vera e propria strategia del consenso intorno alle grandi opere di sviluppo, la politica assume logiche legate a competizioni personalistiche e di orticelli, tutti d’accordo da una parte, tutti in disaccordo dall’altra, schiacciando gli interessi collettivi ed in primo luogo la realizzazione stessa delle infrastrutture con grave danno della vocazione produttiva del territorio. La competizione si gioca, quindi, tra ambiti territoriali organizzati, l’assenza delle voci forti della componente economica e della società civile, da il significato dell’abbandono di progetti concretamente considerati oramai impossibili. Questa Amministrazione ha mutato questo ordine costituito, ha sentito l’esigenza di un quadro di regole chiare e condivise e di orizzonti temporali certi per la realizzazione delle opere. Per tal motivo, ed avendo certezze che vicino a una grande area urbana le prospettive di sviluppo economico sono strettamente legate alle connessioni che tale sistema genera e di cui si dota, continueremo nella nostra azione per il completamento infrastrutturale, di strade utili, nella garanzia di un impegno politico, a prescindere da chi sarò alla giuda della città.

Adriano Pedicini

Consigliere Comunale

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