CONSACRATO A SITGES IL GEMELLAGGIO TRA IL P'ZZ'CANTO' IRSINESE E I CASTELLS CATALANI
Due p’zz’cantò che attraversano ruotando Plaza Cap de la Vila, tra gli applausi entusiastici della folla: al di là dei discorsi ufficiali e di ogni eventuale documento scritto, quello è stato il momento che ha consacrato il gemellaggio tra la comunità di Sitges e quella di Irsina, rappresentata nell’occasione dall’intero staff del Festival Internazionale delle Torri Umane (una trentina di persone tra i membri dell’associazione Terra di Sud, del comitato Festa Madonna della Pietà e tutto il gruppo dei Pelosofolk). Un’esperienza intensa ed esaltante che ha reso alquanto proficua la permanenza nella località catalana. Al suo arrivo, venerdì 25, il gruppo irsinese era stato ricevuto dal sindaco di Sitges, Jordi Baijet i Vidal, nella sede del Consiglio Comunale: un breve ma significativo discorso in cui è stata ribadita la soddisfazione per il rapporto di amicizia e collaborazione instauratosi tra le due comunità e l’impegno a protrarlo nel tempo; uno scambio di doni e un brindisi augurale hanno concluso la cerimonia. In serata il gruppo si è spostato presso la sede della Colla Jove de Castellers dove ha prima assistito e poi preso parte attivamente alle prove per la realizzazione dei castells e dei pilar. L’apoteosi nella serata successiva. Quando il sole comnciava a calare e i vicoli del centro di Sitges si riempivano via via di gente, Calle de S.Francisco è stata attraversata da un emozionante corteo: alla testa il p’zz’cantò irsinese, “sospinto” dal tradizionale canto (eseguito nell’occasione dai Pelosofolk in versione acustica e cantato a gran voce da tutta la comitiva irsinese) tra i battimani della gente; alle sue spalle il gruppo catalano del Moixiganga, impegnato nelle sue tipiche rappresentazioni sacre, suggestive e coloratissime. All’arrivo in Plaza Cap de la Vila, il corteo ha raccolto l’ovazione della folla e ceduto la scena ai tre gruppi di castiglieri della Colla Vella dels Xiquets de Valls, Castellers de Sant Cugat e ovviamente la Colla Jove de Castellers de Sitges, che si sono alternati in un incalzante crescendo di esibizioni. La serata si è poi conclusa con uno strepitoso concerto dei Pelosofolk. La musica, è noto, è un linguaggio universale: e così la gente catalana si è lasciata coinvolgere in balli e canti, nonostante una lingua (o meglio, in questo caso un dialetto, quello irsinese) e dei suoni lontani dalla propria cultura. Ed ora il gruppo organizzatore del Festival Internazionale delle Torri Umane, ulteriormente stimolato dall’esperienza a Sitges sta già elaborando nuove idee per la prossima edizione, per la quale si auspica il coinvolgimento dell’intera comunità lucana.
che bella esperienza per gli irsinesi, speriamo che il festival internazionale delle torri umane di cui ho sentito tanto parlare diventi un vero attrattore per irsina; leggevo però che domenica da qualche parte c'è un convegno internazionale...sulle torri umane in un posto dove il pizzicantò non trova identità....ma perchè non si segue una linea sola e perchè ad irsina si deve sempre replicare e copiare; un plauso a terra di sud ....
RispondiEliminaHo vissuto quest'esperienza in prima persona..sono stati giorni indimenticabili, emozioni indescrivibili....Sono ormai dieci anni che lavoro ad irsina per il recupero e la valorizzazione delle nostre tradizioni e arrivare in spagna a costruire Il Pizzicanto è stata una bella e grande soddisfazione. Volevo sottolineare che i grandi risultati, come questo si raggiungono grazie alla collaborazione e alla sinergia che si riesce a creare tra diverse realtà...a tal proposito volevo ringraziare in primis Santi Terraza e tutta la colla Jove de sitges, il comitato della madonna della pietà, i pelosofolk, l'arenacea e soprattutto tutti i ragazzi di terra di sud che hanno creduto e continuano a credere in questo progetto.... arrivederci alla seconda edizione del festival internazionale delle torri umane. maria grazia mavillonio (terra di sud)
RispondiEliminaGrazie a voi, a tutti gli irsinesi per venire quà. E 'stata una esperienza magnifica per noi! Ci vediamo presto!
RispondiEliminacaro pensatore gli irsinesi hanno nel dna la non collaborazione, la presunzione di avere in tasca la verità, l'invidia, l'arroganza e la prepotenza, ognuno di noi pensa di essere meglio dell'altro e facciamo una guerra tra poveri. Invece di apprezzare e sostenere, distruggiamo quello che fa il nostro vicino per poi ricopiarlo...il problema però è che questi difetti riguardano tutti gli irsinesi, compresi coloro che sono andati a Sitges...se facciamo una cosa bella, non vediamo l'ora di distruggerla...
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