lunedì 22 giugno 2009



DAL SALOTTO ALL’AGROALIMENTARE IL FUTURO DELLA MURGIA?

Esaminato dai sindaci del territorio l’accordo raggiunto a Roma il 16 giugno scorso presso il Ministero dello Sviluppo economico tra le industrie Natuzzi e le organizzazioni sindacali circa l’erogazione della cassa integrazione. L’incontro è stato convocato dal sindaco di Santeramo, avv. Vito Lillo e ha visto la partecipazione del sindaco di Altamura dott. Mario Stacca, di Cassano delle Murge prof. Maria Pia Di Medio e di un rappresentante del neo sindaco di Gravina on. Giovanni Divella, allo scopo di concordare una strategia istituzionale, condivisa da tutti gli amministratori del territorio, capace di individuare un nuovo percorso di sviluppo economico da proporre domani 23 nel corso dell’incontro in programma presso il Ministero dello Sviluppo economico.
I sindaci del territorio murgiano, dopo un approfondito esame della difficile situazione economica del territorio ulteriormente appesantita dalle difficoltà delle industrie Natuzzi e dalla chiusura di molte aziende del mobile imbottito, hanno deciso di essere presenti all’incontro romano con una propria delegazione che sarà capeggiata dal sindaco di Santeramo avv. Lillo. Il capo-delegazione proporrà una serie di iniziative ritenute estremamente interessanti intanto per superare l’attuale situazione di emergenza ulteriormente appesantita dalla crisi che ha coinvolto pure l’indotto del settore del salotto, e poi per creare i presupposti di uno sviluppo economico e imprenditoriali che veda protagonisti le popolazioni locali. Uno settore ritenuto strategico ed anche capace di assicurare uno sviluppo economico-produttivo duraturo e probabilmente senza alcun rischio di crisi cicliche come quella che ha travolto il mobile imbottito, è quello dell’agroalimentare. La richiesta concordata nella riunione odierna svoltasi presso la sede municipale di Santeramo e di cui si farà portavoce il sindaco Lillo è quello di chiedere al Governo nazionale un pacchetto di agevolazioni finanziarie che intanto permettano la riconversione produttiva delle aziende in crisi e, nello stesso tempo, offrano la possibilità di stimolare lo spirito imprenditoriale dei lavoratori attualmente in cassa integrazione o in mobilità, ma anche delle nuove generazioni che così potranno programmare il proprio futuro con più serenità.
E’ una idea innovativa, visto che dalla Murgia, sul tavolo delle trattative che sarà aperto domani a Roma, arriveranno proposte concrete di sviluppo e di incentivazione di nuovi percorsi produttivi, prevalentemente nel settore dell’agroalimentare, e non le tradizionali richieste di assistenza che alla fine servono solo per tamponare l’emergenza.

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