
Il terzo appuntamento del pomarico Vivaldi festival ha visto protagonista il vincitore dell'ultima edizione del Premio Strega Tiziano Scarpa. All'autore del romanzo «Stabat Mater» (Torino, Einaudi, 2008, pp.144, collana Supercoralli)
Il terzo appuntamento del Pomarico VIVALDI Festival, ha visto protagonista il vincitore dell’ultima edizione del Premio Strega Tiziano Scarpa. All’autore del romanzo «Stabat Mater» (Torino, Einaudi, 2008, pp.144, collana Supercoralli) è stato assegnato il premio «Pomaricum 2009», per la sezione romanzi, nel corso di un incontro con l’autore che si è svolto a Pomarico (Mt) sabato 22 agosto.
«Trovo fantastico che Antonio Vivaldi avesse origini lucane». Lo ha affermato lo scrittore veneziano Tiziano Scarpa, vincitore del premio Strega 2009 con il libro “Stabat mater” edito da Einaudi. Lo scrittore ha concluso le serate letterarie nell’ambito del Pomarico Vivaldi Festival ottenendo il “premio Pomaricum” per la sezione romanzi. Scarpa si è complimentato con gli organizzatori dell’evento dedicato al compositore veneziano del ‘700, facendo peraltro appello, con riferimento alle recenti polemiche secessioniste al sentimento di unità del Paese. “Stabat mater” narra la storia di Cecilia, una ragazza sedicenne abbandonata nell’Ospedale della Pietà di Venezia da bambina e della sua lunga lettera scritta ala madre. Il romanzo è ambientato nella Serenissima, nell’età che vide tra i più fulgidi musicisti e compositori proprio Antonio Vivaldi. E la vita di Cecilia che aveva imparato a suonare il violino nell’orfanotrofio veneto muta di colpo
proprio dopo l’incontro con Vivaldi, detto “Il prete rosso”.
«Sono nato proprio in quel posto – ha detto Scarpa –. Infatti negli anni Sessanta il reparto di maternità dell’Ospedale Civile di Venezia si trovava proprio nella sede dell’antico Ospedale della Pietà. È un aspetto che mi ha indotto a fantasticare sul destino, pensando alle madri che abbandonavano e abbandonano i bambini. Quanto al romanzo il mio è un legame forte con Venezia e con Vivaldi che amo particolarmente come compositore. Il primo disco a 33 giri che ho ricevuto in regalo da bambino è stato “Le quattro stagioni” nell’esecuzione dei Solisti Veneti di Claudio Sciamone. Nel libro ho cercato di eliminare le parrucche, i cicisbei e la frivolezza. Ho cercato di imparare anche dalla semplicità della musica di Vivaldi anche se ha effetti molto complessi. In questo romanzo – ha concluso Scarpa – ci ho messo dentro anche le mie
angosce e insicurezze».
Alla presentazione del libro “Stabat mater” che si è svolta nella suggestiva cornice del sagrato della Chiesa Madre, oltre all’autore sono intervenuti la scrittrice Anna Santoliquido, la docente Giovanna D’Onofrio, l’assessore provinciale Antonio Montemurro e il presidente del Comitato per le celebrazioni vivaldiane a Pomarico, Antonio Bonavista. La serata è stata allietata con degli intermezzi musicali di Chiara Lupo al violino e Angela Logallo al pianoforte e con il concerto della Wam Band diretta dal maestro Giovanni Pompeo (corno), e composta da Giuseppe Scarati (tuba), Francesco Panico (tromba), Luciano Macchia (trombone) e Nicola Santochirico (tromba).
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